Se sei incerto, tieni aperto

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Gastroculture

Le sinfonie del gusto al Taste of Roma 2017

Sesto giro di giostra per il Taste Festival di Roma, il Festival degli chef, che quest’anno vuole celebrare il connubio tra la cucina e la musica, un omaggio alla location – l’Auditorium Parco della Musica – che ospita la manifestazione. Obiettivo dichiarato del festival è il voler avvicinare l’alta cucina al grande pubblico, in un …

Braci e Fornelli Gastroculture

Il mare in polvere di Roy Caceres

Forse potremmo definirla una ricetta all’insegna del “less is more”, ma questo piatto di Roy Caceres, chef del ristorante Metamorfosi di Roma, promette profumi e sapori davvero intensi. Il merito sta nella concentrazione di sapori e profumi di mare che si possono ottenere essiccando delle ottime cozze per poi ridurle in polvere. Assieme ad una …

Braci e Fornelli

Suggestioni di un ritorno, al molo di Fiumicino

Ci sono luoghi della ristorazione che – a torto o a ragione – hanno acquisito, nel corso della loro storia, un potere quasi iconico; a Fiumicino, a pochi km da Roma, Bastianelli al molo è stato a lungo identificato come IL ristorante di pesce. Un luogo elegante, ben frequentato e alle cui tavole si sedevano …

Braci e Fornelli

Only for bbq lovers: Smoke Ring

Punte di petto di manzo in cottura per 14 ore; interi costati di maiale che cuociono lentamente per 6 e più ore. Il tutto “condito” dall’affumicatura della casa. E’ il bbq american-style; per gli appassionati – da qualche giorno, a Roma –  c’è Smoke Ring. Ha appena aperto i battenti, ma già fa parlare di …

Braci e Fornelli Gastroculture

Il risotto napoletano di Francesco Apreda

Sarà forse dovuto alla sua formazione professionale in Asia; certo è che Francesco Apreda – chef stellato del ristorante Imàgo di Roma – ha una vera e propria venerazione per il riso. Nel suo ristorante ha addirittura 3 risotti in carta, un bel record per un napoletano. Questa la sua personale interpretazione di un risotto …

Gastroculture

Grattachecche romane

“Tu devi provare assolutamente quella della Sora Maria!!!” L’imperativo categorico veniva rivolto al giovane immigrato nella città eterna da un collega, a cui era toccata la stessa sorte qualche anno prima. “Si, ma che è ‘sta grattachecca?!” “Una granita … con gli sciroppi di frutta”. Ahimè quanto si sbagliava il collega conterroneo a bassissimi livelli …